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Visualizzazione dei post da 2017

Samael - Hegemony

I Samael sono sempre stati fra i miei gruppi preferiti. Li trovo estremamente intelligenti e capaci da un punto di vista musicale e, fatto non secondario, provocano nel sottoscritto un effetto paragonabile alla soggezione, come se custodissero un segreto e possedessero conoscenze non raggiungibili dai comuni mortali. Forse non è un caso che hanno pubblicato una cover di " Helter Skelter " dei Beatles poco tempo prima della morte di Charles Manson .  Questa soggezione di cui parlavo sarà forse dovuta al suono cupo ed evocativo che sprigionano, o alla calda e avvolgente, ma allo stesso tempo minacciosa, voce di Vorph . Non lo so nemmeno io. Fatto sta che gli svizzeri sono sempre stati estremamente abili nel bilanciare il loro lato più violento e tipicamente Black Metal, con periodi in cui a prevalere è stata la luce e la positività, senza però mai tralasciare un certo mistic

Moonspell - 1755

Questa volta non userò giri di parole: "1755" dei portoghesi Moonspell è una delle più belle cose che io abbia sentito negli ultimi mesi, forse negli ultimi anni. Si tratta di un album intenso e coinvolgente, che trasuda emozioni da ogni singola nota e che vi proietterà in una realtà lontana. Come potete immaginare dal titolo, viaggerete nel tempo fino al 1755, per la precisione al primo novembre, quando avviene uno dei più terribili disastri che la storia ricordi: un violentissimo terremoto si abbatte su Lisbona, radendo completamente al suolo metà delle sue abitazioni e facendo circa 90'000 vittime, ovvero il 30% della popolazione. Il tutto è seguito da ondate provenienti dal mare stimate a 15 metri d'altezza e da frane sui monti circostanti. La potenza del sisma è tale da essere percepita in buona parte d'Europa e del Nord Africa.  Ora, provate a immaginarvi l'impatto di un evento del genere sulla società dell'epoca, fortemente e ciecamente religios

VUUR - In This Moment We Are Free - Cities

Anneke van Giersbergen torna sugli scaffali degli ormai sempre più rari metallici negozi di dischi - o più banalmente sui vari supporti elettronici esistenti - e lo fa con una nuova, solida band chiamata VUUR , che in olandese significa fuoco. Il gruppo dell'ugola d'oro, nota ai più per essere stata la voce dei The Gathering , propone un Progressive Metal piuttosto interessante, non dei più complessi che spaventano l'ascoltatore medio, ma nemmeno dei più semplici, in modo da non cadere nella mediocrità.  Dal punto di vista prettamente strumentale, in alcuni passaggi il quintetto tende a suonare piuttosto cupo, "chiuso", o se preferite introspettivo. La somma degli elementi è però tutt'altro che un polpettone impossibile da digerire e, proprio grazie all'angelica voce di Anneke , riesce a volare e a farci volare. Anzi, più che a volare riesce a farci viaggiare, visto che una delle caratteristiche dell'album - intitolato "In This

Tierra Santa - Quinto elemento

Finalmente tornano alla carica, dopo quattro anni, gli spagnoli Tierra Santa. Il nuovo album, intitolato "Quinto elemento", ci regala una band in discreta forma, anche se ormai non più vicina ai fasti di album mitici come "Sangre de Reyes".  Per chi non lo sapesse, i Tierra Santa propongono un Heavy Metal piuttosto classico, inizialmente molto influenzato dagli Iron Maiden, ma nel complesso più melodico anche grazie al calore del cantato in lingua spagnola. In tempi più recenti la proposta si è ulteriormente ammorbidita, con le chitarre che lentamente hanno perso il posto di protagonista, lasciando spazio ad ambientazioni in qualche modo più "soft", ma sempre piuttosto avvincenti e con un gran gusto per la melodia. Sono proprio queste ultime le caratteristiche che distinguono la nuova opera, che parte con la title-track "Quinto elemento", seguita dal singolo "Caín". Fondamentalmente i brani sono tutti piacevoli, ma nessuno si distin

Die Apokalyptischen Reiter - Der Rote Reiter

Da tempo ormai considero gli Apokalyptischen Reiter una delle realtà più originali del panorama Metal. In effetti, etichettare il loro genere può diventare complesso: sono una band estremamente umorale, che all'interno dello stesso album può cambiare drasticamente sonorità e stile di canto, dando spazio sia a creature demoniache che a esseri paradisiaci. Il nuovo "Der Rote Reiter", che appare a tre anni dall'ultima pubblicazione discografica, non fa assolutamente eccezione. Per dimostrarlo, basta prendere in considerazione i primi due brani: si comincia con una vera dichiarazione di intenti come "Wir Sind Zurück", ovvero "siamo tornati", che porta molta determinazione, con la voce di Fuchs che suona pulita, ma che aizza la folla per preparare tutti al viaggio che sta iniziando. Segue qualcosa di completamente diverso: la minacciosa "Der Rote Reiter" si sprigiona in tutta la sua potenza, con la voce che sembra improvvisamente arrivare dagl

Exit Eden - Rhapsodies in Black

Prendete dei brani pop noti più o meno a tutti e fategli indossare degli eleganti abiti da sera, ma che siano abiti neri, il più possibile tendenti al gotico. È proprio questo il concetto del progetto Exit Eden che, spinto in maniera magistrale dalla casa discografica, piomba sul mercato a suon di video su YouTube e post sui vari social network. La cosa particolare di questa nuova realtà è che ruota completamente attorno alla presenza di quattro grandi voci femminili: Amanda Somerville , Anna Brunner,  Marina La Torraca  e Clementine Delauney.  L'effetto dell'album di debutto, intitolato “ Rhapsodies in Black", è di immediata assimilazione, visto che come già detto stiamo parlando esclusivamente di cover prese a piene mani dal mondo pop. Non so se questo progetto sia effettivamente una cosa seria e duratura, o se sia semplicemente un divertimento proposto per stuzzicare il pubblico. La cosa non è però realmente importante, visto che il risultato è comunque gradevole. L&

Alice Cooper - Paranormal

Ahhh, il buon zio Alice, 69 anni e non sentirli. Lo so, lo so, sembra il solito cliché utilizzato ormai chissà quante volte. Ma nel suo caso si tratta semplicemente della realtà. Non devo stare certo a raccontarvi della sua grandezza artistica e del suo ruolo nella storia della musica, anche perché quello che fa la differenza è più che altro l'entusiasmo immutato nel cantare e nel creare, e probabilmente anche una sana voglia di divertirsi.  Il nuovo album di Alice Cooper si intitola "Paranormal" e, come si può intuire, parla di svariate storie più o meno collegate all'ambito del paranormale, o quanto meno dello... "strano". Lo "shock rocker" ci regala un lavoro di classe, che ci consegna delle sonorità che oserei definire "vintage", che spaziano dal rock'n'roll vecchia scuola a sonorità più cupe, il tutto miscelato con venature ironiche e, ovviamente, anche inquietanti.  Inquietante è proprio l'aggettivo giusto per definire

Blind Guardian - Live Beyond the Spheres

I Blind Guardian sono dei veri animali da palco. I loro concerti tendono a rimanere impressi a lungo nelle menti dei fans, in particolare perché si crea un ambiente magico, dove tutti vengono rapiti dalle ambientazioni fantasy del gruppo e cantano all'unisono le canzoni, quasi come fossero una persona sola. I bardi hanno quindi deciso finalmente di registrare un nuovo album dal vivo - intitolato " Live Beyond the Spheres " - dopo quello risalente all'ormai lontano 2003, e lo hanno fatto durante il tour di supporto a " Beyond the Red Mirror " (per la recensione dell'epico concerto di Düsseldorf , cliccate qui ).  I Guardian , per loro stesse dichiarazioni rilasciate su numerosi media specializzati, hanno cercato di ricreare il più possibile l'aria che si respira durante i concerti. Per farlo, al posto di registrare una sola data, ha

Deep Purple + Gotthard @Rock The Ring, Hinwil, 24.06.2017

È la seconda volta che assisto al festival Rock The Ring, che si svolge nel ridente paesino di Hinwil, non lontano da Zurigo. E anche questa volta, come nella prima occasione, mi è sembrato un evento ben organizzato e assolutamente piacevole: ampi posteggi ricavati dai prati circostanti, zero coda all'entrata e per le variegate bancarelle, servizi igienici in abbondanza. Tutto questo nonostante il tutto esaurito provocato dai maestri del Rock, gli immortali Deep Purple. Krokus Il primo show che seguo per intero è quello di una storica band elvetica: i Krokus. Il controverso Chris Von Rohr e compagni salgono sul palco con ampi sorrisi sulla faccia e vengono accolti con un generoso boato dal pubblico presente, composto per buona parte anche da persone non proprio giovanissime, ma sicuramente con tanta voglia di divertirsi. La formazione - che schiera tre chitarre - attacca con la storica "Long Stick Goes Boom", che subito riempie l'area concerti con rocciosi riff di

Tankard - One Foot in the Grave

A volte quando ci aspettiamo una cosa e ne arriva una totalmente diversa rimaniamo delusi. Altre volte, invece, questo effetto di spiazzamento si trasforma in gioia quando si scopre un potenziale totalmente inaspettato.  Questo ultimo concetto si sposa perfettamente con la più recente fatica dei Tankard . Il gruppo tedesco è sempre stato molto amato, ma anche estremamente sottovalutato, in particolare a causa dell'attitudine comica e irriverente, legata a doppio filo con la birra e altri alcolici. Diciamocelo chiaramente: è lo stesso quartetto di omoni a volere questa immagine, ed è sicuramente parte integrale del loro successo.  Questa volta però, nonostante la solita spassosa copertina, i Tankard sembrano essere più seri e affrontano tematiche anche delicate, come il devastante conflitto in Siria o le contraddizioni della religione. In compenso la musica di "One Foot in

Deep Purple - Infinite

L'infinito è un concetto che il nostro cervello fatica a elaborare, probabilmente perché per esperienza sappiamo che tutte le cose - soprattutto quelle belle - inesorabilmente finiscono. Questo inquietante concetto vale purtroppo anche per il mondo della musica, dove perfino dei mostri sacri come i Deep Purple sono destinati al capolinea. Dopo aver scritto pagine e pagine di storia del Rock, i britannici hanno infatti annunciato che faranno il loro ultimo tour. Tutto questo non prima però di aver sfornato un nuovo album. "Infinite", appunto, è l'evocativo titolo del lavoro, che contiene molte delle caratteristiche delle fatiche dell'ultima era, ovvero un rock elabotaro ma allo stesso tempo molto "cool", suonato in ambientazioni rilassate e senza niente da dover dimostrare al mondo.  Il disco viene introdotto da una voce robotica, che lascia presto spazio alle note di "Time for Bedlam", un eccellente brano di apertura che ha la bizzara caratte

Rammstein: Paris

I Rammstein sono una macchina da guerra: fenomenale su album e se possibile ancora meglio dal vivo, dove trasmette un'energia senza eguali. Quando quindi ho saputo che un loro concerto, filmato da decine di telecamere e lavorato dal regista svedese Jonas Akerlund, sarebbe comparso in diverse sale cinematografiche sparse per l'Europa, non ho esistato un attimo e mi sono accaparrato un biglietto. La sala del cinema di Berna nella quale mi trovo è gremita e il pubblico sembra decisamente curioso di vedere cosa apparirà sullo schermo. Il concerto immortalato è quello tenutosi nel 2012 davanti ai 17'000 spettatori del Palais Omnisports di Parigi. Le prime immagini sono distorte, in bianco e nero, e mostrano la band avanzare sulle scale delle tribune, attorniata da una folla festante, con in mano una torcia che ricorda quella olimpica. Un'imponente passerella cala sui presenti, per permettere al gruppo di raggiungere il palco e accendere i fuochi - i primi di una lunga seri