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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

Foo Fighters @Stade de Suisse, Berna; 13.06.2018

A poca distanza dai festeggiamenti per la vittoria del campionato svizzero di calcio della squadra locale dello Young Boys, lo Stade de Suisse di Berna lascia spazio alla musica, e lo fa nel migliore dei modi, accogliendo i Foo Fighters. La band capitanata da Dave Grohl torna in Svizzera dopo anni di assenza. L'ultima data elvetica era infatti saltata a causa del noto infortunio alla gamba proprio del musicista di Seattle. L'attesa è quindi molto alta e il pubblico non poteva che rispondere nel migliore dei modi, con la presenza di oltre 30'000 persone letteralmente in fibrillazione.  Tralascio i gruppi di spalla, vissuti chiacchierando e bevendosi qualche fresca birretta (anche se il cielo grigio e la temperatura bassa non obbligavano per forza a bere in continuazione) e passo direttamente al piatto forte. Siamo all'aperto e le severe regole della città di Berna impongono di cominciare alle 20:00, per non finire troppo tardi. Quando i Foo Fighters piombano sul pa

Nickelback @Hallenstadion, Zurigo; 12.06.2018

I Nickelback sono un gruppo di enorme successo internazionale, ma nonostante questo, oppure proprio per questo, sono "odiati" da moltissime persone. Il motivo non l'ho mai capito del tutto: certo, propongono una musica a volte ruffiana e spesso si concentrano troppo sulle ballate strappa lacrime, ma sono comunque un ottimo complesso Rock in grado di comporre brani di alta qualità. L'occasione di vederli dal vivo all'Hallenstadion di Zurigo è quindi ghiotta e non me la sono lasciata scappare. La nota arena per l'occasione è piuttosto lontana dal tutto esaurito, ma sono comunque oltre 8'000 le persone accorse. L'ambiente è elettrico e la presenza di ragazze - anche molto giovani - è notevole, a dimostrazione che la band va ancora forte fra le giovanissime (ma sarà per la musica o per il bel faccino di Chad Kroeger?).  I canadesi si dimostrano da subito molto professionali, con un conto alla rovescia che conduce il pubblico verso l'inizio del conc

Ghost - Prequelle

Mi sono avvicinato a questo disco dei Ghost con molta diffidenza. Anzi, in realtà devo ammettere che mi sono avvicinato solo ora a questo gruppo, da molti considerato il nuovo fenomeno del Metal contemporaneo, mentre altri lo relegano a mero fenomeno commerciale e di marketing. Mi scuso quindi con gli esperti del gruppo per il mio approccio da neofita. Ad ogni modo, incuriosito da tutto questo parlare, ho deciso di avventurarmi in "Prequelle", quarto album in studio della formazione svedese capitanata da Tobias Forge... ehm, pardon, Cardinal Copia. Quello che ho scoperto è stato un mondo affascinante, controverso e sicuramente interessante. L'immagine della band - dai costumi di scena alle copertine - è chiaramente ispirata ad un immaginario horror, con un'inquietante ambientazione da anti-Vaticano di sicuro effetto. Il tutto si mescola, in una macabra danza, con una musica che oserei dire "innoqua" rispetto a tutto il resto: una base Metal fa da contral