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Gamma Ray - Empire Of The Undead

Reduci da un album scialbo come   “To The Metal” e da un incendio che ha raso al suolo il loro studio di registrazione di Amburgo, I Gamma Ray tornano a farsi sentire con “Empire Of The Undead”, e la storica formazione capitanata da Kai Hansen - che dal vivo non ha mai perso il suo smalto - sembra tornata sulla strada compositiva giusta.   Particolarmente convincente la prima parte dell’album. Il brano di apertura stranamente non è un missile a piena velocità, ma un profondo, lungo e complesso pezzo di altissima qualità intitolato “Avalon”, sicuramente fra le migliori composizioni di questo nuovo lavoro. Segue la roboante “Hellbent”, che nonostante palesi richiami ai Judas Priest risulta divertente e gradevole. Si rimane ad alte velocità con “Pale Rider” (tamarrissimo il chorus “burn motherfucker time to feel the flame”), mentre la seguenete “Born To Fly”, seppur carina, risulta piuttosto banale, specialmente nel ritornello. Le successive e validissime “Master of C...

Ronnie James Dio tribute - This is your life

Ormai quattro anni sono passati dalla scomparsa di una delle più grandi voci che il nostro mondo abbia mai conosciuto. Il 16 maggio 2010 Ronnie James Dio se n’è andato, stroncato da un cancro allo stomaco, lasciando un vuoto incolmabile. Numerosi sono stati gli omaggi in suo ricordo, soprattutto con esecuzioni dal vivo dei suoi brani più famosi. Ma ora i giganti della musica Metal si sono uniti e hanno prodotto un album in suo onore, con le sue canzoni riproposte da gruppi di livello mondiale: Anthrax, Motorhead, Rob Halford, fino ad arrivare ai più noti a livello planetario, i Metallica. Oltre ad avere un valore simbolico e affettivo, l’album è anche utile, poiché i ricavi delle vendite vengono destinate alla “ Ronnie James Dio Stand Up and Shout Cancer Fund”, associazione impegnata nella ricerca contro il cancro. Ad aprire le danze ci pensano gli Anthrax, che propongono una roboante ed entusiasmante versione di “Neon Knights”, con un Joey Belladonna in grande spolvero dietro al mi...

Adrenaline Mob - Men of Honor

Gli Adrenaline Mob, dopo un solo album, sembravano ormai finiti. Avevano infatti suscitato l’interesse mondiale grazie alla presenza del fenomenale batterista Mike Portnoy (Ex Dream Theater), ma poi lo stesso drummer aveva deciso di abbandonare il progetto, per dedicarsi ad altro. In molti hanno quindi accolto con scetticismo il nuovo “Men of Honor”, che però non solo riesce ad avere una propria personalità, ma forse migliora addirittura la qualità delle canzoni proposte.  Al posto dell’ingombrante Portnoy arriva un peso massimo pieno di esperienza, un certo A.J. Pero, noto ai più per essere il batterista dei Twisted Sister. Apparentemente si tratta di una scelta strana, vista la differenza di genere fra le due band, ma in realtà Pero sfodera una prestazione originale, varia e potente, che non fa rimpiangere nemmeno per un secondo il buon Mike. La linea musicale intrapresa da Mike Orlando e soci rimane simile a quella del primo lavoro, ovvero un hard rock/metal dalle tinte...

Iced Earth - Plagues of Babylon

Siamo solamente nel mese di febbraio, eppure mi trovo a recensire un album che molto probabilmente si aggiudicherà il titolo di... "peggior copertina del 2014". Gli Iced Earth, per il loro "Plagues of Babylon", hanno evidentemente voluto creare ambientazioni cupe e minacciose, ma l'artwork risulta fin troppo putrescente e grezzo, tanto da sembrare più adatto ad una band splatter che non ai patriottici americani.  Ciò che conta è comunque la musica. E in realtà anche da questo punto di vista non mancavano le incognite. Il gruppo capitanato da Jon Schaffer negli ultimi anni è stato infatti flagellato da continui cambi di cantante: dal fantastico e profondo Matthew Barlow, al pirotecnico "Ripper" Owens, di nuovo Barlow e infine l'attuale Stu Block. Il tutto lascia un po' l'amaro in bocca, perché una formazione stabile - magari con un Barlow ispirato - avrebbe consentito al quintetto di raggiungere vette più alte, con una definitiva consacrazi...

Uno sguardo al 2013, i vincitori e i vinti

Il 2013 è finito, ed è quindi giunto il momento di riassumere quanto è accaduto nel panorama Metal nel corso dell'anno.  Globalmente posso affermare che i 12 mesi appena trascorsi sono stati di buona, se non ottima, qualità. Di album degni di nota ne sono usciti molti, ma a mio avviso su tutti spicca "Straight out of Hell" degli Helloween, che ha portato la band tedesca a raggiungere i fasti di un tempo. Le germaniche zucche negli ultimi anni sono sempre state garanzia di qualità, ma mai avevano raggiunto picchi così elevati, arrivando a comporre un brano come "Nabataea", che si può già definire un nuovo classico. Questo stato di grazia è stato poi confermato dalle positive apparizioni dal vivo a cui ho potuto assistere.  A fare grande concorrenza agli Helloween per lo scettro di "album dell'anno" ci hanno pensato gli inossidabili Deep Purple, che con il disco "Now What?!" hanno dato una magistrale dimostrazione di classe. I brani si sv...

Black Sabbath @Paris Bercy, 02.12.2013

Dopo lunghi, lunghissimi anni d'assenza, i Black Sabbath, praticamente gli inventori del genere musicale che amiamo, tornano a calcare i palchi di tutto il mondo nella loro formazione (quasi) originale. Manca Bill Ward alla batteria, che non è della partita per motivi contrattuali e, da quel che si è appreso, per dubbi degli altri membri della band sul suo stato fisico, con tanto di strascichi polemici degni di una soap opera. Poco male comunque, visto che dietro le pelli si piazza un ispiratissimo Tommy Clufetos, già musicista di Ozzy, Alice Cooper e Rob Zombie.  Lo storico evento a cui assistiamo si svolge a Parigi (vista la cancellazione della data di Milano), più precisamente al palazzetto dello sport di Bercy, che si presenta come un'elegante ed organizzata struttura ad un unico anello, dalla capienza di circa 17'000 persone. La lunga coda fuori dall'arena dimostra l'attesa del pubblico, un pubblico che parla francese, ma anche italiano, tedesco e qualche altr...

Hell - Curse and Chapter

Una delle cose belle della musica, specialmente se parliamo di un genere vaso come il Metal, è che si scopre sempre qualcosa di nuovo, qualcosa che ti colpisce e ti fa innamorare di un gruppo che non conoscevi. Solitamente si tratta di una formazione di giovani che ha cominciato a suonare nei pub delle località più assurde, ma altre volte invece la questione riguarda una pagina di storia che semplicemente ti eri perso. Gli Hell sono una band britannica nata e cresciuta negli anni '80. Per questo motivo è stata spesso associata alla leggendaria New Wave Of British Heavy Metal, anche se in realtà il loro sound già allora si allontanava da quello classico degli appartenenti al "movimento". Dopo anni - troppi - di silenzio, si sono rifatti vivi agli inizi di questo decennio, con un nuovo cantante (dopo la triste scomparsa di Dave Halliday), ed è ora, con il loro secondo album in studio "Curse and Chapter", che vengo a conoscere questa realtà. La musica prodotta ...