Una lode al Metal. Una dedica, un canto d'amore per la nostra musica preferita. Quasi una poesia, ma al posto di carta e penna troviamo chitarre elettriche e plettri. Il titolo dell'album solista di quel vecchio leone di Dee Snider non potrebbe essere più chiaro: "For The Love Of Metal".
Questa recensione in realtà arriva con mesi e mesi di ritardo, visto che parliamo di una pubblicazione risalente all'ultima estate. Non si tratta quindi di una novità, ma in qualche modo il cantante degli ormai sciolti Twisted Sister mi ricorda il Natale. Sarà per gli album dedicati alle festività che ha realizzato in passato, o più semplicemente perché si tratta di un personaggio talmente storico che ormai fa parte della famiglia. In un ipotetico pranzo natalizio della musica Metal, lui a tavola sicuramente sarebbe fra i primi invitati.
Ma basta con le divagazioni e passiamo a quello che più ci interessa, ovvero la musica! Il disco - ovviamente - propone un purissimo Metal, con qualche inevitabile venatura che ricorda i Twisted, ma è sicuramente più pesante e aggressivo rispetto alla band di New York. Il tutto viene poi amalgamato dall'inconfondibile voce dell'istrionico cantante, che avvolge le note con il calore della sua ugola e con la sua infinita passione.
A Dee Snider la grinta non manca di certo, e la cosa si sente in ogni singola nota di questo lavoro. I primi due brani - "Lies Are a Business" e "Tomorrow's No Concern" - parlano chiaro e aggrediscono con un incidere terremotante fin dai primi secondi, come a non voler lasciare un attimo di respiro. La produzione è bella solida e potente, senza però essere "pompata" in maniera eccessiva o fastidiosa.
Parliamoci chiaro, non stiamo parlando di niente di miracoloso o di mai visto prima, ma il disco prosegue veleggiando su piacevoli sonorità Metal e raggiungendo alcuni picchi interessanti, come nel caso del bellissimo singolo "Become The Storm", della più profonda "Mask" o della ballata "Dead Hearts", magari non immediata ma estremamente valida, con la collaborazione di Alissa White-Gluz. Menzione a parte poi per la clamorosa bordata finale, la title-track "For The Love Of Metal", un vero pugno nello stomaco pieno di grandi citazioni.
C'è anche qualche passaggio meno convincente, come "I'm Ready" o "Running Mazes", ma nel complesso si tratta di un lavoro bello e soprattutto pieno di passione, in perfetto stile Dee Snider.
VOTO: 7+/10.
Questa recensione in realtà arriva con mesi e mesi di ritardo, visto che parliamo di una pubblicazione risalente all'ultima estate. Non si tratta quindi di una novità, ma in qualche modo il cantante degli ormai sciolti Twisted Sister mi ricorda il Natale. Sarà per gli album dedicati alle festività che ha realizzato in passato, o più semplicemente perché si tratta di un personaggio talmente storico che ormai fa parte della famiglia. In un ipotetico pranzo natalizio della musica Metal, lui a tavola sicuramente sarebbe fra i primi invitati.
Ma basta con le divagazioni e passiamo a quello che più ci interessa, ovvero la musica! Il disco - ovviamente - propone un purissimo Metal, con qualche inevitabile venatura che ricorda i Twisted, ma è sicuramente più pesante e aggressivo rispetto alla band di New York. Il tutto viene poi amalgamato dall'inconfondibile voce dell'istrionico cantante, che avvolge le note con il calore della sua ugola e con la sua infinita passione.
A Dee Snider la grinta non manca di certo, e la cosa si sente in ogni singola nota di questo lavoro. I primi due brani - "Lies Are a Business" e "Tomorrow's No Concern" - parlano chiaro e aggrediscono con un incidere terremotante fin dai primi secondi, come a non voler lasciare un attimo di respiro. La produzione è bella solida e potente, senza però essere "pompata" in maniera eccessiva o fastidiosa.
Parliamoci chiaro, non stiamo parlando di niente di miracoloso o di mai visto prima, ma il disco prosegue veleggiando su piacevoli sonorità Metal e raggiungendo alcuni picchi interessanti, come nel caso del bellissimo singolo "Become The Storm", della più profonda "Mask" o della ballata "Dead Hearts", magari non immediata ma estremamente valida, con la collaborazione di Alissa White-Gluz. Menzione a parte poi per la clamorosa bordata finale, la title-track "For The Love Of Metal", un vero pugno nello stomaco pieno di grandi citazioni.
C'è anche qualche passaggio meno convincente, come "I'm Ready" o "Running Mazes", ma nel complesso si tratta di un lavoro bello e soprattutto pieno di passione, in perfetto stile Dee Snider.
VOTO: 7+/10.
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