Dopo la pausa più lunga che si siano mai presi, gli olandesi Within Temptation tornano a farsi vivi, e lo fanno nella maniera più adatta ad una band che ha una voglia matta di suonare: con qualche data live ancora prima che il nuovo disco - che si intitola "Resist" - sia stato pubblicato.
Non potevo quindi farmi sfuggire la loro data programmata in Svizzera. Si tratta della mia prima visita alla Samsung Hall, locale posto alla periferia di Zurigo. Con mio piacere ho scoperto che si tratta di una struttura moderna e funzionale che può contenere circa 5'000 persone. A differenza di altre sale concerti, tutto è ben organizzato e non bisogna fare code eccessive nemmeno se si vuole prendere da mangiare.
Ma passiamo alla musica, e più precisamente al gruppo di spalla, proveniente dal lontano Brasile.
Ego Kill Talent
Gli Ego Kill Talent sono un talentuoso quintetto di San Paolo che propone un Hard Rock con marcate venature stoner e canzoni dalla struttura piuttosto complessa. Prima di questa esibizione non li avevo mai sentiti, ma più scorrevano i brani e più mi rendevo conto della loro grande abilità tecnica. I pezzi, anche se come detto puntano ad una certa complessità, risultano sempre digeribili, oltre che coinvolgenti.
L'esibizione dal vivo è stata comunque incentrata in primo luogo sull'impatto sonoro, con le chitarre a creare un vero e proprio muro, cosa che forse non ha permesso a chi - come me - non conoscesse i brani di percepirne bene ogni sfumatura. Il punto debole del gruppo sembra essere la voce del cantante, che considerando il genere proposto risulta un po' piatta e forse banale.
Within Temptation
Anche se non c'è il tutto esaurito il pubblico è numeroso e in trepidante attesa della formazione olandese, che si presenta sul palco con le note del nuovo singolo "Raise Your Banner". Sharon appare - accolta dalle urla del pubblico - con passo lento, incappucciata e avvolta in un bianco mantello, impugnando una bandiera. Una scena decisamente suggestiva che permette allo show di iniziare nel migliore dei modi.
Inizialmente il suono delle chitarre risulta un po' "impastato", ma già dalla canzone successiva - l'altro nuovo singolo, l'inconfondibile "The Reckoning" - la situazione migliora nettamente ed è possibile godersi a pieno i pezzi proposti dalla band.
Visto che anche l'occhio vuole la sua parte, i Within Temptation hanno pensato bene di presentarsi con un palco semplicemente spettacolare: all'avanguardia, tecnologico e dall'aspetto vagamente "cyber-punk", propone schermi su più livelli e strutture che avvolgono il gruppo, il tutto condito da luci gestite in maniera sapiente, per un risultato che permette al pubblico di immergersi completamente nel concerto.
La scaletta ripercorre ovviamente i brani più belli e conosciuti del gruppo, da "In The Middle Of The Night" alla mitica "Stand My Ground", da "Shot In The Dark" fino a "Paradise", con tanto di Sharon che duetta con la voce registrata di Tarja. Già, parliamo di Sharon, come sarà la sua voce dopo tutti questi anni? La riposta è semplice: la sua voce è da pelle d'oca, con alcuni dei suoi famosi passaggi acuti eseguiti talmente bene da far venire letteralmente i brividi.
L'atmosfera che si respira è quindi magica e, per aumentare ulteriormente questa percezione, viene seguita una meravigliosa versione acustica di "Ice Queen". Insomma, ogni scelta sembra perfettamente azzeccata e la band - i chitarristi Ruud e Robert in particolare - è visibilmente carica, segno che la pausa decisa dal gruppo ha fatto davvero bene.
La scaletta termina con la bella e sinuosa "Mother Earth", con il pubblico estasiato che sembra non voler lasciare andare via i musicisti. Il bis - che purtroppo si limita ad una canzone sola - è poi affidato alla storica "Stairway to the Skies", con Sharon che spicca letteralmente il volo mentre canta. Una trovata scenica che mette la parola fine ad un concerto davvero riuscito.
Non potevo quindi farmi sfuggire la loro data programmata in Svizzera. Si tratta della mia prima visita alla Samsung Hall, locale posto alla periferia di Zurigo. Con mio piacere ho scoperto che si tratta di una struttura moderna e funzionale che può contenere circa 5'000 persone. A differenza di altre sale concerti, tutto è ben organizzato e non bisogna fare code eccessive nemmeno se si vuole prendere da mangiare.
Ma passiamo alla musica, e più precisamente al gruppo di spalla, proveniente dal lontano Brasile.
Ego Kill Talent
Gli Ego Kill Talent sono un talentuoso quintetto di San Paolo che propone un Hard Rock con marcate venature stoner e canzoni dalla struttura piuttosto complessa. Prima di questa esibizione non li avevo mai sentiti, ma più scorrevano i brani e più mi rendevo conto della loro grande abilità tecnica. I pezzi, anche se come detto puntano ad una certa complessità, risultano sempre digeribili, oltre che coinvolgenti.
L'esibizione dal vivo è stata comunque incentrata in primo luogo sull'impatto sonoro, con le chitarre a creare un vero e proprio muro, cosa che forse non ha permesso a chi - come me - non conoscesse i brani di percepirne bene ogni sfumatura. Il punto debole del gruppo sembra essere la voce del cantante, che considerando il genere proposto risulta un po' piatta e forse banale.
Within Temptation
Anche se non c'è il tutto esaurito il pubblico è numeroso e in trepidante attesa della formazione olandese, che si presenta sul palco con le note del nuovo singolo "Raise Your Banner". Sharon appare - accolta dalle urla del pubblico - con passo lento, incappucciata e avvolta in un bianco mantello, impugnando una bandiera. Una scena decisamente suggestiva che permette allo show di iniziare nel migliore dei modi.
Inizialmente il suono delle chitarre risulta un po' "impastato", ma già dalla canzone successiva - l'altro nuovo singolo, l'inconfondibile "The Reckoning" - la situazione migliora nettamente ed è possibile godersi a pieno i pezzi proposti dalla band.
Visto che anche l'occhio vuole la sua parte, i Within Temptation hanno pensato bene di presentarsi con un palco semplicemente spettacolare: all'avanguardia, tecnologico e dall'aspetto vagamente "cyber-punk", propone schermi su più livelli e strutture che avvolgono il gruppo, il tutto condito da luci gestite in maniera sapiente, per un risultato che permette al pubblico di immergersi completamente nel concerto.
La scaletta ripercorre ovviamente i brani più belli e conosciuti del gruppo, da "In The Middle Of The Night" alla mitica "Stand My Ground", da "Shot In The Dark" fino a "Paradise", con tanto di Sharon che duetta con la voce registrata di Tarja. Già, parliamo di Sharon, come sarà la sua voce dopo tutti questi anni? La riposta è semplice: la sua voce è da pelle d'oca, con alcuni dei suoi famosi passaggi acuti eseguiti talmente bene da far venire letteralmente i brividi.
L'atmosfera che si respira è quindi magica e, per aumentare ulteriormente questa percezione, viene seguita una meravigliosa versione acustica di "Ice Queen". Insomma, ogni scelta sembra perfettamente azzeccata e la band - i chitarristi Ruud e Robert in particolare - è visibilmente carica, segno che la pausa decisa dal gruppo ha fatto davvero bene.
La scaletta termina con la bella e sinuosa "Mother Earth", con il pubblico estasiato che sembra non voler lasciare andare via i musicisti. Il bis - che purtroppo si limita ad una canzone sola - è poi affidato alla storica "Stairway to the Skies", con Sharon che spicca letteralmente il volo mentre canta. Una trovata scenica che mette la parola fine ad un concerto davvero riuscito.
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