Quando si raggiunge il quarto di secolo di carriera bisogna festeggiare facendo le cose in grande. Deve essere proprio questo quello che hanno pensato i Moonspell quando hanno deciso di realizzare un mastodontico DVD e triplo CD dal vivo, che ritrae un concerto-maratona di circa tre ore in cui sono stati eseguiti ben tre album uno in fila all'altro: gli storici "Wolfheart" e "Irreligius", seguiti da quello che all'epoca dello show (nel 2017) era l'ultimo lavoro, "Extinct".
Questo "Lisboa Under The Spell" si svolge nella bella cornice di Campo Pequeno (ovviamente a Lisbona) davanti a oltre 4'000 spettatori festanti, e non mancano i contenuti extra per arricchire l'opera.
Molto bello il documentario sulla band: ogni membro del gruppo nei giorni precedenti al concerto ha vissuto portando con sé un telecamera, immortalando la quotidianità. Un espediente decisamente riuscito, che mostra la realtà di musicisti che si apprestano a vivere uno show molto importante, passando il tempo fra famiglia, boccali di birra e partitelle a calcio.
Il concerto, o se preferite i tre concerti, sono semplicemente qualcosa di maestoso. Sopra il Portogallo cala un'ambientazione da luna piena e lupi (mannari) ululanti. La registrazione, con suoni e luci perfettamente studiati, è curata con perizia e permette agli storici brani del gruppo di emergere nel loro totale splendore.
La band si esibisce senza freni e con una carica di grinta (e sudore) assolutamente ammirevoli. Ovviamente la scenografia e le trovate sceniche in generale cambiano nel corso del mastodontico evento, e non mancano nemmeno ospiti scelti per far risaltare ancora di più le singole composizioni. Probabilmente è inutile soffermarsi sui singoli pezzi, anche perché li conosciamo tutti: "Wolfshade", "Alma Mater", "Ruin & Misery", "Herr Spiegelmann" (che vede l'apparizione di Fernando Ribeito con delle spettacolari dita spara laser), "Trebaruna" e tutte le altre risuonano nell'arena di Lisbona, incatenando la città in un magico ed oscuro incantesimo.
L'unico "appunto", se così si può chiamare, può essere lanciato al fatto che nell'ultima parte dello show - a causa della durata - il pubblico appare stremato, cosa amplificata dal fatto che alla fine viene suonato il recente "Extinct", che seppur d'impatto è artisticamente il lavoro meno valido dei tre eseguiti. Impressionante invece la tenuta del gruppo, che non accenna a mollare di un millimetro nemmeno negli ultimi minuti.
Molto riuscito poi anche il finale del DVD, con Fernando Ribeiro che si porta dietro la sua telecamerina nelle ore successive allo show, camminando per le strade della capitale portoghese e riflettendo sul senso di vuoto che prova un artista dopo un grande evento di questo genere. Un momento riflessivo, che mette fine in maniera degna ad un'opera veramente notevole.
VOTO: 9/10
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