I Monster Truck sono una band canadese al secondo album in
studio. Personalmente sento per la prima volta questo quartetto di rocker,
eppure ascoltandoli ho avuto come l'impressione di incontrare un vecchio
amico, di quelli che ti fanno sempre stare bene e sanno come farti
divertire.
Stiamo parlando di Hard Rock, di quello che trasuda blues da ogni angolo, stiamo parlando di polvere, fumo e Whisky, ma questa volta il Tennessee non c'entra, al massimo ci troviamo in una distilleria di Hamilton, Ontario.
Con il disco "Sittin' Heavy" veniamo proiettati in una realtà fatta di musica dannatamente onesta. E il vecchio amico di cui ho appena parlato inizia l'opera chiedendoci in modo provocatorio "Why are you not Rocking?", una domanda posta su note frenetiche, che ci impediranno di stare seduti sulla nostra poltrona. La successiva "Don't Tell Me How To Live" è stata scelta come singolo, e non è un caso, visto che con il suo pesante incedere e il riuscito ritornello è la classica canzone che non esce più dalla testa.
La produzione è ruvida, fatto che accentua ancora di più l'attitudine sanguigna della band, e la voce di Jon Harvey si adegua in modo perfetto a questa ambientazione.
Il disco mantiene livelli costantemente alti, e risulta molto omogeneo nel suo proseguire. Qualche brano si fa però notare maggiormente, come la fantastica e trascinante "Things Get Better", dove si nota anche l'importanza delle tastiere a dare vivacità ai pezzi. Oppure la mia preferita in assoluto, la aggressiva "The Enforcer" che, parlando del mio sport preferito, ovvero l'hockey su ghiaccio, non poteva che conquistarmi. Molto bella anche la cadenzata e pesante "Another Man's Shoes".
L'album si conclude poi nel modo più prevedibile, ovvero con un consiglio del nostro buon amico, che col tranquillo pezzo "Enjoy the Time" ci invita a goderci ogni momento della nostra preziosa vita.
VOTO: 8,5/10
Stiamo parlando di Hard Rock, di quello che trasuda blues da ogni angolo, stiamo parlando di polvere, fumo e Whisky, ma questa volta il Tennessee non c'entra, al massimo ci troviamo in una distilleria di Hamilton, Ontario.
Con il disco "Sittin' Heavy" veniamo proiettati in una realtà fatta di musica dannatamente onesta. E il vecchio amico di cui ho appena parlato inizia l'opera chiedendoci in modo provocatorio "Why are you not Rocking?", una domanda posta su note frenetiche, che ci impediranno di stare seduti sulla nostra poltrona. La successiva "Don't Tell Me How To Live" è stata scelta come singolo, e non è un caso, visto che con il suo pesante incedere e il riuscito ritornello è la classica canzone che non esce più dalla testa.
La produzione è ruvida, fatto che accentua ancora di più l'attitudine sanguigna della band, e la voce di Jon Harvey si adegua in modo perfetto a questa ambientazione.
Il disco mantiene livelli costantemente alti, e risulta molto omogeneo nel suo proseguire. Qualche brano si fa però notare maggiormente, come la fantastica e trascinante "Things Get Better", dove si nota anche l'importanza delle tastiere a dare vivacità ai pezzi. Oppure la mia preferita in assoluto, la aggressiva "The Enforcer" che, parlando del mio sport preferito, ovvero l'hockey su ghiaccio, non poteva che conquistarmi. Molto bella anche la cadenzata e pesante "Another Man's Shoes".
L'album si conclude poi nel modo più prevedibile, ovvero con un consiglio del nostro buon amico, che col tranquillo pezzo "Enjoy the Time" ci invita a goderci ogni momento della nostra preziosa vita.
VOTO: 8,5/10
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