Passa ai contenuti principali

Tuomas Holopainen - Music Inspired by the Life and Times of Scrooge



Ci sono alcuni personaggi che ci accompagnano nell’infanzia e nella gioventù, e forse in alcuni casi addirittura per tutta la vita. Molto spesso si tratta di figure che impariamo a conoscere attraverso i cartoni animali, per poi apprenderne il lato più profondo e intricato. Fra i più amati in assoluto c'è sicuramente Paperon de’ Paperoni, uno dei personaggi Disney più simpatici mai creati.
Tutto bello – direte voi – ma cosa c’entra questo con un blog sulla musica Metal? C’entra eccome! Perché il buon Tuomas Holopainen – per i pochi che non lo sapessero mente, tastierista e leader dei Nightwish – ha deciso di realizzare un disco solista incentrato sul papero più ricco e tirchio che il nostro pianeta abbia mai conosciuto. Attenzione però, è vero che si parla di un fumetto che ci ha fatto e ci fa divertire, ma il lavoro in questione è tutt’altro che una buffonata.
"Music Inspired by the Life and Times of Scrooge" – questo il chilometrico titolo del lavoro – è un’opera dannatamene seria, anche se lontana dalla musica di cui solitamente si parla su queste pagine. Il disco è infatti un elegante incrocio fra musica folk e classica, molto più suonato che cantato. Sono gli strumenti musicali a ripercorrere la vita di Scrooge (Paperone in inglese), quasi a voler lasciare alla nostra mente il compito di ricostruire tutto. Quando voci appaiono, tessono delicate trame, dolci voci femminili (Johanna Kurkela e Johanna Livanainen) accompagnano le maestose melodie dell’Orchestra filarmonica di Londra, alternate a cori e alla più rara presenza di una voce maschile (Alan Reid).
Le note ci fanno letteralmente volare, ed è così che intravvediamo Glasgow e i castelli scozzesi dall’alto, parzialmente nascosti da una misteriosa nebbia. Al nostro naso arriva il profumo di delizioso Whisky locale. Velocemente ci si può però spostare nel vecchio West, dove vediamo sabbia, polvere e cactus. Il profumo diventa di polvere da sparo e banjo e armonica fanno la loro allegra comparsa. Già, perché il modo migliore per rendere l’idea degli spostamenti e dei vari avvenimenti della vita di Paperone, è utilizzare diversi strumenti. Ed è così che troviamo una uillean pipe (un tipo di cornamusa), un low whistle (un flauto) e un bodhárn (tamburo), tutti tipici della musica irlandese. Ma c’è spazio anche per l’inquietante suono del Didgeridoo, uno strumento a fiato degli aborigeni australiani. A completare il tutto non poteva poi mancare un violino.
La forza di questo lavoro sta proprio nella capacità di farci volare. Le melodie sono spesso calme e pacate, ma riescono facilmente ad attivare la nostra mente e a farci sognare, a farci immaginare i momenti difficili e i viaggi di Scrooge, prima che diventasse ricchissimo. Il tutto ha un tocco da colonna sonora, notoriamente uno dei pallini di Tuomas, che a questo punto – visto il suo indiscusso talento - meriterebbe di creare musiche per grandi produzioni hollywoodiane. 

VOTO: 8/10



Commenti

Post popolari in questo blog

Iron Maiden @ Hallenstadion Zurigo, 22.06.2013

Gli anni passano, ma per milioni di persone in tutto il mondo un concerto degli Iron Maiden rimane qualcosa di imperdibile. Non fa eccezione la Svizzera, che anche questa volta riserva un Hallenstadion "sold out" per la Vergine di ferro. Per quel che ci riguarda, siamo costretti ad assitere allo show da una posizione piuttosto defilata; riusciranno i nostri eroi a coinvolgerci nonostante la situazione non ottimale? Voodoo Six A causa di un traffico infernale sulla strada per Zurigo, condito da un numero incredibile di lavori in corso portati avanti simultaneamente, ci perdiamo l'esibizione dei londinesi Voodoo Six. Niente gruppo di spalla quindi, si passa direttamente a Bruce e compagni! Iron Maiden L'Hallenstadion è gremito in ogni ordine di posti e la tensione aumenta nell'attesa della leggendaria band inglese. Come sempre in questi casi, il pubblico è estremamente eterogeneo, con giovani al primo concerto e attempati rocker ad animare l'arena. Tutti s

Phil Campbell and the Bastard Sons - We’re the Bastards

I Bastard Sons mi sono simpatici. Sarà perché sono gli eredi legittimi e diretti dei Motörhead, e quindi del Rock'n'Roll, sarà perché sono la famiglia allargata del leggendario Phil Campbell, o semplicemente perché hanno dei buffi faccioni da gallesi. Fatto sta che già dell'album d'esordio avevo parlato piuttosto bene proprio su queste pagine.  Il secondo album però, anche quando si ha un capitano di lungo corso come l'esperto chitarrista, è sempre delicato, un rischio dopo gli esordi che tendono ad essere fondamentalmente adrenalinici per ogni gruppo con un minimo di capacità. Ebbene, sono felice di dire che questo delicato passaggio è stato superato brillantemente. Anzi, dirò di più: se nel primo lavoro si poteva pensare a un semplice prolungamento dei Motörhead senza la semi-divinità Lemmy, ora - passo dopo passo - si cominciano a vedere quelle che sono le caratteristiche peculiari della band.  Le prime note vanno sul sicuro, con la title-track "We're th

Trick or Treat - The Legend Of The XII Saints

Come avrete notato, in questo strano periodo caratterizzato dal coronavirus, anche il blog si è preso una piccola pausa, visto pure un mondo discografico decisamente rallentato a causa della situazione. Per riprendere un po' l'attività, ho deciso di commentare un album uscito un paio di mesi fa e che trovo particolarmente meritevole: "The Legend Of The XII Saints" degli italiani Trick or Treat.  Diciamolo subito: un lavoro del genere non può che risultare esaltante. Era infatti sogno di qualunque metallaro della mia generazione ascoltare un disco Metal ispirato dall'epica saga dei Cavalieri dello Zodiaco, una storia che ha accompagnato la nostra infanzia (e non solo) facendoci sognare di battaglie e scontri fantastici. Se tutto questo, poi, è anche suonato molto bene e con una produzione iper professionale, non possiamo che essere doppiamente felici!  Sono ormai lontanissimi i tempi in cui il gruppo modenese era una semplice cover band degli Helloween, la loro