Passa ai contenuti principali

Mike Portnoy lascia i Dream Theater!

Il leggendario batterista dei Dream Theater Mike Portnoy ha deciso di lasciare la band! La notizia è stata data dallo stesso Portnoy tramite un comunicato stampa che riporto qui sotto (fonte www.metalitalia.com):

"Sto scrivendo una cosa che non mi sarei mai immaginato di scrivere.

Dopo 25 anni, ho deciso di lasciare i DREAM THEATER... il gruppo che ho fondato e amato appassionatamente per un quarto di secolo.

Per molti sapere di questa decisione sarà uno shock, altri la leggeranno nella maniera sbagliata, stati certi che non è stata una decisione facile, è qualcosa con cui sto lottando da almeno un anno...

Dopo le fantastiche esperienze con HAIL!, TRANSATLANTIC e AVENGED SEVENFOLD nell'ultimo anno, sono tristemente giunto alla conclusione che mi sono divertito maggiormente e ho avuto migliori esperienze personali di quanto io abbia avuto, da un bel po' di tempo, nei DREAM THEATER.

Non fraintendetemi, amo i ragazzi dei DREAM THEATER e ho un legame profondo con loro che dura da anni... penso solo che abbiamo bisogno di un break.

I DREAM THEATER sono sempre stati come un figlio, che ho nutrito ogni singolo giorno della mia vita dal 1985... 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, 365 giorni l'anno... senza mai staccarmi dalle infinite responsabilità che ne derivano, anche nei periodi 'off'... lavorando per il gruppo molto più di quanto avrebbe mai fatto una persona sana di mente.

Ma sono giunto alla conclusione che la macchina DREAM THEATER cominciava a bruciarmi... e che ho davvero bisogno di una pausa per salvare la mia relazione con gli altri componenti del gruppo e mantenere il mio spirito DREAM THEATER affamato e ispirato.

Sono 20 anni che non interrompiamo il ciclo scrittura/disco/tour (dei quali ho supervisionato OGNI aspetto senza mai una pausa), e anche se qualche mese lontano dagli altri durante gli anni è stato d'aiuto, ho sperato che che la band avesse potuto esser d'accordo nel prendere una piccola pausa e ricaricare le batterie...

Tristemente, parlando coi ragazzi, è emerso che non condividono la mia opinione, hanno deciso quindi di continuare senza di me piuttosto che farmi respirare. Mi sono anche offerto di partecipare occasionalmente agli impegni della band durante il 2011, ma non ne hanno voluto sapere...

Anche se mi fa davvero male pensare i DREAM THEATER senza Mike Portnoy (cazzo, mio padre ha dato il nome alla band!!), non ho voluto impuntare i piedi... così ho deciso di sacrificare me stesso e lasciare semplicemente il gruppo.

Stranamente ho da poco letto un intervista dove mi si chiedeva del futuro dei DREAM THEATER, e io ho parlato di 'seguire sempre il proprio cuore e rimanere coerenti a se stessi'... Tristemente in questo momento il mio cuore non è coi DREAM THEATER... non sarei coerente con me stesso se mi prendessi l'obbligo di restare senza la pausa di cui sento di aver bisogno.

Auguro il meglio ai ragazzi e spero che l'eredità musicale che abbiamo lasciato sia ispirazione per i fan nei decenni avvenire... Sono fiero di ogni album che abbiamo fatto, di ogni canzone che abbiamo scritto e di ogni show che abbiamo suonato...

Sono dispiaciuto verso tutti i fan dei DREAM THEATER nel mondo... giuro di aver tentato di salvare la situazione e di far si che funzionasse... volevo solo una pausa non una rottura... ma la felicità non può essere forzata, deve venire da dentro.

Voi fan dei DREAM THEATER siete i migliori del mondo e, lo sapete, mi sono sempre fatto il culo per voi. Spero mi potrete accompagnare nella mia futura carriera musicale, ovunque mi conduca... (e come potrete immaginare, ci saranno presto molti progetti firmati Mike Portnoy)"

Commenti

  1. c'è molta amarezza nelle sue parole, e tutto lascia intendere che la rottura sia stata tutto meno che amichevole...che ci fossero problemi però é cosa nota...Mike é sempre stato colui che aveva l'ultima parola e la direzione presa dai DT nell'ultimo decennio era il riflesso delle sue idee...se molti degli ultimi pezzi dei DT sembrano plagi dei Muse o dei Tool è perchè Mike per un certo periodo non ascoltava altro :P

    vabeh che il loro ultimo vero grandissimo album per me resta Awake e si parla del '94...però restano cmq un gruppo con i controcazzi e qualche perla qua e la sono sempre riusciti a piazzarla.

    RispondiElimina
  2. Sono sempre momenti difficili per una band quando un "mostro sacro" abbandona il gruppo, vedi Iron Maiden con Dickinson. Penso che Portnoy sia l'unica batterista al mondo a creare questo scompiglio quando lascia una band!
    Vedremo come i DT reagiranno alla cosa ;)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Iron Maiden - The Final Frontier

Ci sono degli album molto facili da recensire: un paio di ascolti bastano per coglierne l’essenza, ciò che comunicano e la strada stilistica che vogliono intraprendere. Esistono invece degli album che rendono la vita decisamente difficile allo scribacchino di turno, che necessitano di più e più ascolti per poterne percepire tutte le caratteristiche. “The Final Frontier” fa parte di quest’ultima categoria, prima di tutto a causa della sua complessità, ed in secondo luogo per l’effetto di “straniamento” dovuto ad una lontananza abissale dalle aspettative. Gli Iron Maiden sembrano infatti essere cambiati: dopo i cupi e atipici esperimenti di “A Matter of Life and Death” era lecito attendersi un ritorno a sonorità più classiche e dirette, ma questo non è accaduto. Il nuovo lavoro di Bruce e compagni è tutto tranne che diretto, è anzi piuttosto complesso e sembra voler diluire le idee brillanti in un lago di intermezzi strumentali e introduzioni per buona parte assolutamente inutili e - di...

Black Sabbath @Paris Bercy, 02.12.2013

Dopo lunghi, lunghissimi anni d'assenza, i Black Sabbath, praticamente gli inventori del genere musicale che amiamo, tornano a calcare i palchi di tutto il mondo nella loro formazione (quasi) originale. Manca Bill Ward alla batteria, che non è della partita per motivi contrattuali e, da quel che si è appreso, per dubbi degli altri membri della band sul suo stato fisico, con tanto di strascichi polemici degni di una soap opera. Poco male comunque, visto che dietro le pelli si piazza un ispiratissimo Tommy Clufetos, già musicista di Ozzy, Alice Cooper e Rob Zombie.  Lo storico evento a cui assistiamo si svolge a Parigi (vista la cancellazione della data di Milano), più precisamente al palazzetto dello sport di Bercy, che si presenta come un'elegante ed organizzata struttura ad un unico anello, dalla capienza di circa 17'000 persone. La lunga coda fuori dall'arena dimostra l'attesa del pubblico, un pubblico che parla francese, ma anche italiano, tedesco e qualche altr...

Rammstein - Rammstein

Quando si creano aspettative enormi per un album la situazione diventa pericolosa. Per fare felici i fan è infatti necessario realizzare un autentico capolavoro, altrimenti in molti rimarrebbero delusi. La cosa è ancora più vera se sono passati ormai dieci anni dall’ultimo disco pubblicato.  Questa è esattamente la situazione in cui si sono trovati i Rammstein, che a una decade di distanza da “Liebe ist für alle da” si ripresentano prepotentemente sul mercato, con un avvicinamento alla data di pubblicazione dell'album - senza nome, spesso chiamato semplicemente "Rammstein" - giocato d’astuzia e che ha creato un “hype” che non si vedeva da tempo nel mondo del Metal.  Il singolo “Deutschland”, con il suo video epico dalla qualità hollywoodiana, ha da subito fatto sperare in un album maestoso e granitico, come solo la band tedesca è in grado di fare. In questa canzone la voce di Till Lindemann, che risuona minacciosa ripercorrendo la storia della Germania, non...