Passa ai contenuti principali

Uno sguardo al 2013, i vincitori e i vinti

Il 2013 è finito, ed è quindi giunto il momento di riassumere quanto è accaduto nel panorama Metal nel corso dell'anno. 
Globalmente posso affermare che i 12 mesi appena trascorsi sono stati di buona, se non ottima, qualità. Di album degni di nota ne sono usciti molti, ma a mio avviso su tutti spicca "Straight out of Hell" degli Helloween, che ha portato la band tedesca a raggiungere i fasti di un tempo. Le germaniche zucche negli ultimi anni sono sempre state garanzia di qualità, ma mai avevano raggiunto picchi così elevati, arrivando a comporre un brano come "Nabataea", che si può già definire un nuovo classico. Questo stato di grazia è stato poi confermato dalle positive apparizioni dal vivo a cui ho potuto assistere. 
A fare grande concorrenza agli Helloween per lo scettro di "album dell'anno" ci hanno pensato gli inossidabili Deep Purple, che con il disco "Now What?!" hanno dato una magistrale dimostrazione di classe. I brani si sviluppano e prendono forma senza fretta, ed appaiono scritti con la calma e la sapienza tipica di un maestro. L'unica cosa che è mancata per battere gli Helloween è stata probabilmente un pizzico di mordente in più.
Sempre per quel che riguarda gli album in studio, vanno sicuramente menzionati gli Hell con il loro "Curse and Chapter". Per il sottoscritto si trattava di perfetti sconosciuti fino a poche settimane fa, finché non si sono palesati nella loro genialità sul mio iPod. La musica da loro proposta è un mix fra classico Heavy Metal e strutture originalissime, con un'attitudine estremamente teatrale tutta da gustare. 
Grandi soddisfazioni le hanno regalate anche le esibizioni dal vivo. Nel cuore rimarrà sicuramente il concerto di giugno dei Kiss, in quel del Forum di Assago. I truccatissimi americanni hanno messo a ferro e fuoco il palazzetto, con uno show degno di Las Vegas, ovviamente a ritmo di storica musica Rock. Molto bene anche i Testament, con la pubblicazione del loro DVD live "Dark Roots of Thrash", potenza allo stato puro. Ma ad aggiudicarsi il "premio" (solo morale, ben inteso) di "miglior concerto" sono senza alcun dubbio i Black Sabbath. La loro esibizione di Parigi (2 dicembre) ha regalato emozioni intensissime, con pelle d'oca a profusione. Vedere Tony Iommi, afflitto da un terribile male, macinare riff con grande calma ed un eleganza, regalando beffardi sorrisi, veramente non ha prezzo.
La nota più dolente, specialmente consideranto le attese, arriva invece da un gruppo che ha fatto la storia del genere: i Megadeth. Il loro "Super Collider" per certi versi lascia senza parole, le idee sembrano poche e anche piuttosto confuse, le canzoni - salvo rare eccezioni - dicono poco o niente. Essendo una delle mie band preferite, non mi rimane che sperare in una pronta riscossa.



Album dell'anno:
Helloween - Straight out of Hell

Miglior concerto:
Black Sabbath - Paris Bercy, 02.12.2013

Scoperta dell'anno:
Hell - Curse and Chapter

Flop:
Megadeth - Super Collider 



Commenti

Post popolari in questo blog

Accept - Too Mean to Die

Ammettiamolo, il 2021 è iniziato in maniera piuttosto sonnolenta per quel che riguarda le uscite discografiche di qualità e gennaio è passato senza scossoni degni di nota, almeno per quel che riguarda i gusti del sottoscritto. Proprio verso la fine del primo mese dell'anno, ecco però spuntare come un raggio di sole in una giornata grigia i tedeschi Accept, con il loro Heavy Metal vecchia scuola.  Quando vedo il loro nome apparire nei nuovi album previsti, ho sempre il sorriso sulle labbra. In fin dei conti quante volte capita ancora di trovare una band che suona vero Metal incontaminato, con tutte le caratteristiche storiche che si associano a questo genere? Poche, sempre di meno in realtà. E quante volte capita di sentire un nuovo disco che oltre a essere come appena descritto, risulta anche pesante e quadrato, quasi militaresco, come solo la musica teutonica può essere? Non molto spesso. Proprio per questo amo gli Accept, con il loro stile inconfondibile e coerente.  Certo, ...

Rammstein - Rammstein

Quando si creano aspettative enormi per un album la situazione diventa pericolosa. Per fare felici i fan è infatti necessario realizzare un autentico capolavoro, altrimenti in molti rimarrebbero delusi. La cosa è ancora più vera se sono passati ormai dieci anni dall’ultimo disco pubblicato.  Questa è esattamente la situazione in cui si sono trovati i Rammstein, che a una decade di distanza da “Liebe ist für alle da” si ripresentano prepotentemente sul mercato, con un avvicinamento alla data di pubblicazione dell'album - senza nome, spesso chiamato semplicemente "Rammstein" - giocato d’astuzia e che ha creato un “hype” che non si vedeva da tempo nel mondo del Metal.  Il singolo “Deutschland”, con il suo video epico dalla qualità hollywoodiana, ha da subito fatto sperare in un album maestoso e granitico, come solo la band tedesca è in grado di fare. In questa canzone la voce di Till Lindemann, che risuona minacciosa ripercorrendo la storia della Germania, non...

Blind Guardian - At The Edge Of Time

Qualità e non quantità, questo da moltissimo tempo è il motto dei Blind Guardian, che nemmeno questa volta si sono smentiti, lasciando i loro fans in trepidante attesa per quattro lunghi anni. Una strategia che sicuramente lascia ai bardi di Krefeld tutto il tempo necessario per comporre nuove epiche ed intricate canzoni, ma che allo stesso tempo fa crescere le attese per ogni album fino all’inverosimile. Hansi e compagni non hanno però certo paura di questi presupposti, ed in effetti il nuovo cd “At The Edge Of Time” parte subito mettendo le cose in chiaro: le attese saranno soddisfate a pieno. L’opener “Sacred Worlds” è una pura dimostrazione di classe della durata di oltre 9 minuti: ritmi non eccessivamente veloci ma una maestosità ed un’eleganza da far venire la pelle d’oca. Il tutto, tanto per non farsi mancare niente, accompagnato dai disegni melodici dell’Orchestra sinfonica di Praga. A mio modesto parere uno dei migliori brani mai scritti dalla band. Con “Tanelorn (Into The Vo...