Passa ai contenuti principali

Ralf Scheepers - Scheepers

Chi ama il Metal di stampo più classico non può non conoscere Ralf Scheepers. L'uomo dalla voce halfordiana ha infatti un passato decisamente degno di nota: come cantante dei Gammaray ha fatto conoscere la sua potenza al mondo, e mentre ancora cantava per Kai Hansen era stato scelto come sostituto dei Rob Halford nei Judas Priest! Purtroppo per lui, a causa di banali motivi burocratici, non se ne fece niente, e per colpa dei tentennamenti legati alla vicenda finì col perdere anche il posto nei Gammaray. Questo gli ha però permesso di entrare a far parte dei Primal Fear, ormai una delle più brillanti realtà nel panorama Heavy Metal.
Ora il buon Ralf si presenta con un album solista che ha suscitato la curiosità di molti, visto che non si sapeva se il vocalist avrebbe optato per delle sonorità simili a quelle della sua band o se avrebbe preferito sperimentare cose nuove.
Ebbene l'album, intitolato semplicemente Scheepers, non sarà certo ricordato come estremamente innovativo. Le sonorità sono molto classiche, chitarre pesanti e una voce bilancaita fra screaming e gradevoli linee melodiche.
Pur non essendo originalissimo, questo lavoro solista si dimostra comunque interessante. Particolarmente riuscito il brando d'apertura "Locked in the Dungeon", pezzo decisamente adrenalinico in cui Scheepers sfodera le sue clamorosi doti vocali, con acuti belli tosi. L'opener è seguita da un classico brano granitico, "Remission of Sin", molto metal, e dalla divertente "Cyberfreak", che racconta di quei personaggi che si sentono dei leoni solo quando nascosti dietro allo schermo di un computer.
Il disco prosegue poi gradevole, senza infamia nè lode, fino alla fine. Da notare, visto che abbiamo citato il suo passato, la bella cover di "Before The Dawn" dei... Judas Priest; sarà un caso?

VOTO: 6,5 / 10


Commenti

Post popolari in questo blog

Accept - Too Mean to Die

Ammettiamolo, il 2021 è iniziato in maniera piuttosto sonnolenta per quel che riguarda le uscite discografiche di qualità e gennaio è passato senza scossoni degni di nota, almeno per quel che riguarda i gusti del sottoscritto. Proprio verso la fine del primo mese dell'anno, ecco però spuntare come un raggio di sole in una giornata grigia i tedeschi Accept, con il loro Heavy Metal vecchia scuola.  Quando vedo il loro nome apparire nei nuovi album previsti, ho sempre il sorriso sulle labbra. In fin dei conti quante volte capita ancora di trovare una band che suona vero Metal incontaminato, con tutte le caratteristiche storiche che si associano a questo genere? Poche, sempre di meno in realtà. E quante volte capita di sentire un nuovo disco che oltre a essere come appena descritto, risulta anche pesante e quadrato, quasi militaresco, come solo la musica teutonica può essere? Non molto spesso. Proprio per questo amo gli Accept, con il loro stile inconfondibile e coerente.  Certo, ...

Alice Cooper - Paranormal

Ahhh, il buon zio Alice, 69 anni e non sentirli. Lo so, lo so, sembra il solito cliché utilizzato ormai chissà quante volte. Ma nel suo caso si tratta semplicemente della realtà. Non devo stare certo a raccontarvi della sua grandezza artistica e del suo ruolo nella storia della musica, anche perché quello che fa la differenza è più che altro l'entusiasmo immutato nel cantare e nel creare, e probabilmente anche una sana voglia di divertirsi.  Il nuovo album di Alice Cooper si intitola "Paranormal" e, come si può intuire, parla di svariate storie più o meno collegate all'ambito del paranormale, o quanto meno dello... "strano". Lo "shock rocker" ci regala un lavoro di classe, che ci consegna delle sonorità che oserei definire "vintage", che spaziano dal rock'n'roll vecchia scuola a sonorità più cupe, il tutto miscelato con venature ironiche e, ovviamente, anche inquietanti.  Inquietante è proprio l'aggettivo giusto per definire...

Rammstein - Rammstein

Quando si creano aspettative enormi per un album la situazione diventa pericolosa. Per fare felici i fan è infatti necessario realizzare un autentico capolavoro, altrimenti in molti rimarrebbero delusi. La cosa è ancora più vera se sono passati ormai dieci anni dall’ultimo disco pubblicato.  Questa è esattamente la situazione in cui si sono trovati i Rammstein, che a una decade di distanza da “Liebe ist für alle da” si ripresentano prepotentemente sul mercato, con un avvicinamento alla data di pubblicazione dell'album - senza nome, spesso chiamato semplicemente "Rammstein" - giocato d’astuzia e che ha creato un “hype” che non si vedeva da tempo nel mondo del Metal.  Il singolo “Deutschland”, con il suo video epico dalla qualità hollywoodiana, ha da subito fatto sperare in un album maestoso e granitico, come solo la band tedesca è in grado di fare. In questa canzone la voce di Till Lindemann, che risuona minacciosa ripercorrendo la storia della Germania, non...